In base all’attuale costo della vita, per educare un figlio in Italia, dall’asilo all’università, si possono spendere in media 130 mila euro.
Analizzando, invece, quattro percorsi formativi-tipo si va da un minimo di 53 mila fino a 700 mila euro, a seconda delle attività extracurricolari.
Sul budget può incidere particolarmente il costo per imparare una o più lingue, mentre la fascia d’età in cui l’impegno economico raggiunge il picco è tra i 14 e i 19 anni, considerando un percorso interamente privato.
In tutto ciò la spesa può crescere parecchio all’università se si sceglie l’estero.
A rilevarlo è uno studio di Moneyfarm (società internazionale di investimento con approccio digitale) sui costi dell’educazione di un figlio, secondo cui, analizzando per fasce di età e mettendo da parte le attività extracurricolari, i costi della mera educazione scolastica possono oscillare considerevolmente.
Per far fronte a questa spesa, però, i rimedi ci sono. Per esempio, le famiglie possono ricorrere a una mirata e tempestiva pianificazione finanziaria, che nel lungo periodo può contribuire al
raggiungimento dell’obiettivo principale per molti genitori, ossia garantire al proprio figlio una solida educazione. Quindi, il percorso formativo dei figli è un traguardo che va programmato per tempo. I costi sono tali da richiedere dei calcoli con il dovuto anticipo, esaminando la propria situazione patrimoniale, il valore dei risparmi, gli investimenti in essere, l’entità di entrate e uscite, per poi individuare gli strumenti finanziari più adeguati.