TFR è l’acronimo di Trattamento di Fine Rapporto, una somma di denaro che l’azienda trattiene dallo stipendio del lavoratore e accantona mese dopo mese in modo da costituire la cosiddetta liquidazione, cioè l’importo erogato al termine del rapporto di lavoro.
La trattenuta corrisponde al 6,91% della retribuzione lorda.
Vantaggi
Il primo è che il TFR rappresenta denaro dei dipendenti (e non dell’azienda) e pertanto non può essere utilizzato dall’azienda come forma di autofinanziamento.
Il secondo aspetto è però ancor più importante: versare il TFR in un fondo pensione è vantaggioso anche per il datore di lavoro!
Le aziende che accantonano il TFR in un fondo pensione beneficiano di una maggiore deduzione dal reddito di impresa nell’ordine del 6% (se sono aziende con meno di 50 dipendenti) o del 4% (se sono aziende con più di 49 dipendenti). Questa percentuale si applica all’ammontare del TFR annualmente conferito.
In termini pratici, questo significa che un’impresa con meno di 49 dipendenti che deve accantonare 30.000 euro l’anno di T.F.R. può dedurre 31.800 euro di costi.
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