Ecco perché: 1. Ampi margini di ripresa
Nonostante i mercati azionari abbiano mostrato una notevole ripresa rispetto ai picchi negativi del marzo 2020, ci sono ancora molte opportunità da cogliere. La strategia di FWU, ad esempio, le ha individuate in aree particolarmente colpite dalla pandemia; in concreto, gli investimenti sono stati concentrati su azioni europee, in particolare del settore bancario, dei viaggi e del tempo libero. Con l’avanzare e il rafforzarsi della campagna vaccinale, questi settori continueranno a migliorare sui mercati e porteranno notevoli profitti agli investitori.
2. Stimoli colossali
I governi nazionali non si sono risparmiati in materia di stimoli all’economia. Prendiamo l’esempio degli Stati Uniti, dove l'ultimo pacchetto proposto dall'amministrazione Biden e approvato dal Congresso è arrivato a 1,9 trilioni di dollari, mentre il nuovo piano - che comprende importanti investimenti infrastrutturali - sembra quantificabile addirittura in 2,5 trilioni. Uno stimolo enorme, superiore al 30% del PIL: inutile sottolineare la sproporzione rispetto agli interventi varati per fronteggiare gli effetti della crisi del 2008 - circa il 6% del PIL.
3. Dalla reflazione più valore alle aziende
Anche se in modo meno prorompente, è probabile che lo stesso accada anche in Europa nei prossimi 18 mesi, quando la pandemia sarà completamente sotto controllo. Tutte queste misure di sostegno comportano che l'economia mondiale stia attraversando un periodo di "reflazione", il che è positivo per le aziende in termini di aumento delle vendite, dunque per i loro guadagni e, in definitiva, per i prezzi delle azioni.
4. Al riparo dall’inflazione
Nei prossimi anni, inoltre, è probabile che l'inflazione aumenti in modo significativo, riducendo di conseguenza il potere d’acquisto del denaro lasciato in giacenza sul conto corrente. Come evitare questo scenario? Semplice, investendolo.
5. Trend da sfruttare
La pandemia ha velocizzato la crescita di alcuni trend strutturali. L’esempio più lampante è l'e-commerce: l’impossibilità di uscire di casa e la chiusura forzata di negozi non alimentari, ha significato un’impennata particolarmente rapida dell’acquisto di beni e servizi su internet. Con il risolversi della situazione questi numeri subiranno un ridimensionamento, ma una quota significativa di chi ha iniziato ad acquistare online manterrà, almeno in parte, questo comportamento. Ciò si tradurrà, nei prossimi anni, in una crescita delle vendite degli e-commerce con una ricaduta positiva su tutto l’indotto e le molte altre attività connesse. Altri trend positivi riguardano i videogiochi, la robotica, il cloud computing e la biotecnologia, solo per citarne alcuni: un dinamismo da sostenere subito.
Insomma, sono molte le ragioni per cui
questo delicato momento storico sia giusto per investire, nonostante tutto. Può sembrare controintuitivo ma proprio adesso, là fuori, le opportunità fioccano: basta volerle afferrare!